INTERVENTO D'APERTURA ALLA MOSTRA DI LOZZO DI CADORE, 03.04.2009
Avete visto che ce l’abbiamo fatta anche questa volta?
Abbiamo portato nella nostra provincia una grande mostra di architettura in ambiente alpino, una mostra di livello internazionale allestita nel piccolo grande paese di Lozzo, nel Cadore degli incomparabili tramonti Dolomitici, nella terra di Tiziano, nel cuore delle nostre montagne.
Signore, signori, autorità, gentili ospiti a nome dell’Associazione Forum vi porgo il benvenuto ed il ringraziamento per essere intervenuti all’inaugurazione di questo importante evento. Ringrazio Lozzo di Cadore nella persona del suo Sindaco prof. Mario Manfreda e il nostro Ordine degli Architetti nella persona del presidente l’amico Franco Frison per aver accettato insieme a noi questa sfida in un periodo in cui ci sentiamo quotidianamente dire: non ci sono soldi. Ma noi montanari bellunesi siamo cocciuti, abbiamo la testa dura e siccome avevamo deciso di organizzare questa manifestazione per uscire dal provincialismo ancora troppo diffuso nel bellunese, abbiamo perseguito l’obiettivo fino in fondo trovando persone sensibili ed aziende che hanno compreso il valore culturale dell’iniziativa e ci hanno sostenuto. Qualche errore in questa complessa macchina organizzativa l’abbiamo senz’altro commesso, ma l’impegno e gli sforzi sono stati elevati e sono certo ci sarà perdonata qualche mancanza. Grazie a tutti gli sponsor, allo straordinario volontariato compresi i miei amici colleghi di Forum e dell’Ordine che si sono impegnati per rendere possibile questo evento.
La nostra Associazione è un gruppo di amici dediti al volontariato verso l’architettura in provincia di Belluno, l’impegno è di promuoverla e sostenerla attraverso eventi e manifestazioni. Finalità statutaria è altresì promuovere l’etica professionale ed il ruolo del progetto come opera intellettuale da porsi alla testa di qualsiasi iniziativa pubblica o privata che sia. Conversando con un giovane Sindaco della nostra provincia sui criteri con i quali egli scegliesse il professionista per i progetti del suo Comune rispose senza esitare: “Quello che trova i finanziamenti, o quello che, in qualche modo, li garantisce e fa approvare i progetti. Se è bravo e capace, meglio”. Per coloro che condividono questo metodo l’Associazione che rappresento è fuori dal tempo, è anacronistica perché noi riteniamo che la figura del progettista non sia quella di un faccendiere asservito alla politica ed alle logiche del potere, bensì di un professionista che fonda sul sapere, sulla conoscenza, sull’etica e sulla morale la basi del suo mestiere per vincere quella sfida che la crisi internazionale ed il recente Congresso Mondiale degli architetti hanno lanciato: qualità a basso costo.
Tuttavia la certezza che non sia l’unico amministratore a pensarla così, pone una serie di domande: Quale insegnamento possono trarne i giovani che si affacciano con entusiasmo al mondo della professione? Come possono credere nei concorsi, nella validità delle idee se tutto viene affidato alle tresche logiche dei furbi e dei compagni di merenda? E ancora, chi oggi in Italia, nel Veneto, a Belluno ha l’autorità politica, etica e morale per insegnare a questo Sindaco e a coloro che la pensano come lui, che stanno sbagliando ai danni dei loro stessi concittadini, della loro terra e delle tradizioni che l’hanno resa fiera ed orgogliosa in tutto il mondo? Chi insegna loro che questa provincia ha bisogno di qualità progettuale prima di tutto e che a loro competono gli sforzi delle scelte politiche e del reperimento delle risorse per realizzarle? Chi oggi ha l’autorità che fu dei padri della nostra Costituzione i quali scrissero i principi fondamentali dove sono stati saldamente ancorati i valori che sono pilastri inviolabili del nostro vivere civile? Chi ha questa autorità? Chi oggi insegna qualcosa?
L’Associazione Forum per l’Architettura della provincia di Belluno offre il suo piccolo contributo allestendo mostre di questo livello progettuale, nella convinzione che questa sia la giusta strada da percorrere per la nostra provincia. Tutto questo, nella piena consapevolezza di essere solo una piccola goccia nel mare della cultura, ma anche con la serena convinzione che il mare è formato da tante di queste piccole gocce.
Grazie.
Arnelio Giovanni Bortoluzzi
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